Curiosità

Preservativo: come ci si proteggeva prima della sua invenzione?

Ah l’amore…che magnifico sentimento…e “bisogno”! Infatti fare l’amore non è sempre e solo un piacere emotivo, ma soprattutto una necessità fisica, che risale alla nascita dell’uomo!
Allora come facevano gli uomini primitivi a godersi i piaceri della vita senza incorrere in gravidanze indesiderate e malattie varie? Beh…diciamo che se ne preoccupavano poco effettivamente e che non avevano neanche ben chiaro come si creasse la vita, però, paradossalmente, le prime tracce di “preservativi” risalgono al uomo di CroMagnon, 12mila anni fa. Uno strano involucro per le parti intime è stato infatti trovato più volte raffigurato.

Probabilmente la sua funzione era semplicemente quella di difendere i genitali dagli attacchi di insetti e dal sole cuocente, però si tratta sicuramente di un antenato dell’attuale condom.

Come quasi per ogni tipo di invenzione, le prime tracce concrete le troviamo con il popolo Egizio. Anche loro erano soliti usare una copertura per i genitali. Non ce ne stupiamo visto il caldo di quelle terre e l’abbondanza di insetti. Deve essere stato proprio questo escamotage a dare l’idea per la prima rudimentale forma di preservativo. Si trattava di una sorta di “cappuccio” ricavato da intestini o vesciche di animali oliati.

Sicuramente un “modello” molto più comodo rispetto a quello usato dai Romani, che veniva realizzato a mano intrecciando dei peli di criniera di mula. Ma, vi stupirà, non si tratta di certo del preservativo più scomodo!
Sebbene in Asia, i Cinesi utilizzassero carta di seta oleata e i Giapponesi prevalentemente pellami pregiati ed intestini di animali…una parte del popolo nipponico prediligeva l’uso di gusci di tartaruga. Si, avete capito bene.


Il premio scomodità lo ottengono quindi i giapponesi, mentre il premio per il preservativo più macabro va a i legionari romani.

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