Curiosità

Greta Thunberg: verità e complotti

Vedere la nuova generazione che lotta per il proprio pianeta, dovrebbe solo far piacere….eppure appena Greta Thunberg è apparsa sulla scena mondiale come attivista, il mondo si è scatenato!

“Chi c’è dietro di lei?”- “Poveri bambini manovrati per gli interessi degli adulti”- “Come può una ragazzina così giovane parlare in questo modo?”-“Da dove viene?”

Insomma…CHI È GRETA THUNBERG?

Iniziamo dal principio…e da uno degli elementi fondamentali che ha scatenato i tanti “dubbi” su Greta.

Tutto ha inizio con la decisione della ragazzina, classe 2003, il 20 Agosto 2018 di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018. Lo sciopero di Greta è stato una protesta, apparentemente silenziosa, verso l’indifferenza dei potenti al disastro climatico al quale stiamo andando in contro.
Bene…iniziativa indubbiamente onorevole, sebbene iniziata solo 4 giorni prima dell’uscita del nuovo libro della madre Malena Ernman, famosa cantante lirica svedese, che da sempre si batte come attivista.
Diciamo che la vicinanza dei due eventi, ha fatto pensare ad una bella trovata di marketing, data la natura ultra-ecologista del libro stesso.

Come se non bastasse, la prima foto di Greta, quello stesso giorno è stata scattata e postata da Ingmar Rentzhog, un guro del marketing specializzato nel settore dell’ambiente (ha lavorato per Al Gore, ex candidato dalla Casa Bianca ambientalista sul progetto Climate Reality Project e ha fondato We don’t have time, una start up per fondare un social network per sostenere ed attivarsi a favore dell’ambiente).

C’è da dire che Greta stava scioperando con il suo cartello davanti al Parlamento svedese, ma sarà stato un caso che a notarla per primo sia stato proprio Rentzhog?
La foto diventa virale in pochi giorni, facendo conoscere Greta in tutto il mondo. La ragazza entra a far parte dei consulenti ti We don’t have time giusto il tempo necessario a collezionare ingenti finanziamenti e poi abbandona il progetto.

Strano? Sospetto? Forse…o forse no.

Magari sono state giusto delle fortuite coincidenze…pure casualità delle quali il mondo aveva bisogno per risvegliare la propria coscienza.

Fatto sta, che la storia non finisce qui. Greta continua a girare il mondo come attivista, conquistando i cuori dei suoi coetanei, molti dei quali aderiscono al suo stesso sciopero decidendo di non presentarsi a scuola i venerdì…e conquistando l’odio di molti altri.

Tanta gente vede nella piccola Greta una marionetta, che con il suo aspetto dolce e la sua sindrome di Asperger vuole intenerirci e manipolarci.

Secondo alcune teorie, la ragazzina sarebbe addirittura un’aliena…una rettiliana ovviamente. Alcuni frame di un suo discorso pubblico lo dimostrerebbero.

Tutta la messa in scena sarebbe ovviamente pensata per controllare il Pianeta Terra. Greta arriva e ci parla di riscaldamento globale, spostando la nostra attenzione dalle scie chimiche, dai terremoti artificiali e dalla terra piatta.

Una marionetta per sviare la nostra attenzione…non si sa se marionetta di un esperto di marketing o di una misteriosa razza aliena.

A sostegno della “falsità” della piccola Greta, ci sarebbe una foto postata su Instagram, che la ritrae mentre mangia qualcosa in treno.

“OH MIO DIO QUANTA PLASTICA, MA NON TI BATTEVI PER IL PIANETA?”
Un po’ questo il grido d’indignazione. Purtroppo per noi, anche impegnandoci al massimo, eliminare tutta la plastica da una giorno all’altro, soprattutto se in viaggio, diventa molto difficile perché è il mercato il primo a non essere attrezzato con alternative valide.
Se ci soffermiamo ad osservare bene la foto vedremo un bicchiere di carta, bottiglie di latta e contenitori in plastica con i marchi di eco-sostenibilità, quindi presumibilmente riciclati e/o riciclabili.

Se la si vuole attaccare per qualcosa, sicuramente non è questa la ragione giusta.

Che Greta sia la marionetta di qualcuno, della madre, di un pubblicitario o…no dai degli alieni non ce la faccio più a dirlo…questo non cancella il fatto che i problemi dei quali ci parla siano REALI.
Che saltare la scuola in massa tutti i venerdì non sia una soluzione, anzi si presti bene a favorire gli sfaticati che coglieranno la palla al balzo, è chiaro.

L’intento è quello di attirare l’attenzione su di un problema che va risolto al più presto.

Che crediate nelle scie chimiche, nella terra piatta, nei rettiliani e chi più ne ha, più ne metta…il cambiamento climatico è innegabile e lo stiamo sperimentando sulla nostra pelle. Che sia colpa del nostro comportamento “indisciplinato” verso la Terra o di misteriosi “poteri forti” che complottano, la realtà dei fatti è che questa situazione non potrà andare avanti a lungo…o almeno, se lo facesse noi non potremmo neanche più essere qui a lamentarcene.

Per cui, ben vengano le proteste sensate, i movimenti che vogliono svegliare la nostra coscienza e ben venga la voce dei più giovani che inizia a farsi sentire. Tutto il resto è “contorno”, impariamo a focalizzarci sull’obiettivo: salvare noi e salvare il nostro pianeta (tondo o piatto che sia).

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